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Potete prendere appuntamento telefonando al numero +39 0422 1847037 o contattandoci via e-mail all’indirizzo segreteria@studiolegaletv.it

No

Per esprimere pareri bisogna conoscere bene i fatti e l’esperienza ci insegna che difficilmente nel corso di una telefonata o attraverso una e-mail emergono tutti i fatti rilevanti.
Almeno la prima volta dunque è necessario un incontro di persona.

No

Il costo di una pratica legale dipende da molti parametri, alcuni dei quali possono emergere attraverso il primo colloquio, altri solo successivamente, perché legati  a scelte di controparte o a provvedimenti del giudice.
È certamente possibile fare dei preventivi, ma non prima di aver chiarito attraverso un colloquio almeno quali sono gli elementi di complessità della pratica.

Una decina di giorni.

Generalmente gli appuntamenti vengono fissati in una decina di giorni.
Ci sono però alcune situazioni che richiedono maggior urgenza, in tal caso cerchiamo di farci carico delle esigenze dei clienti.

È necessario in tutte la cause davanti al Tribunale.
Nelle separazioni consensuali e nei divorzi congiunti (in quei procedimenti cioè in quelle parti si rivolgono al Tribunale chiedendo di separarsi o di divorziare a condizioni che hanno già predeterminato) è consentito però  avvalersi di un unico avvocato e nelle separazioni consensuali anche di nessun avvocato.
In realtà pochi rinunciano all’assistenza di un avvocato ma molti cercano di rivolgersi ad uno solo, ritenendo di aver dei vantaggi economici. In realtà “difendersi da soli” si rivela molto spesso una scelta miope, perché “il fai da te” non è semplice.
Le separazioni senza avvocato molto spesso costringono le parti a ricorrere all’avvocato poco tempo dopo per rimediare a problemi che non sono sempre rimediabili.
Anche avvalersi di un unico avvocato è spesso inopportuno, perché gli interessi in gioco sono rilevanti ed è opportuno che ciascuno abbia chiari i suoi diritti: un avvocato che assiste due parti in difficoltà a chiarire all’uno quel che nuoce all’altro.
Nelle cause davanti al giudice di pace la parte può difendersi personalmente, previa autorizzazione del  Giudice, se il valore della controversia (ossia del bene oggetto di contesa tra le parti) non è superiore a 1.100 euro.

Se vi è stato assegnato un avvocato d’ufficio ma preferite invece nominarne uno di fiducia potete certamente farlo.
Sarà poi l’avvocato da voi scelto a mettersi in contatto con l’avvocato d’ufficio per informarlo che non intendete avvalervi delle sua difesa.

Il rapporto cliente-avvocato é un rapporto delicato ed esige da parte di entrambi fiducia  nell’altro e sintonia e condivisione di certi obiettivi.
Se una persona ha la sensazione di non essere più adeguatamente assistita e perde la fiducia nel suo avvocato deve cambiarlo.
Ma per una avvocato subentrare nella difesa incominciata da un altro non è facile  e per la parte cambiare avvocato può comportare qualche rischio: è una scelta che va valutata con molta cautela.
L’ideale è cercare fin dall’inizio di individuare l’avvocato giusto per ridurre il rischio di doverlo cambiare nel corso della causa.

Può senz’altro rivolgersi a noi, ma con tutta probabilità noi avremo bisogno della collaborazione di un altro avvocato che operi nel luogo in cui dovrà essere radicato il procedimento che la riguarda.

Ci sono infatti occasioni in cui è importante poter interloquire con il giudice con l’ufficio attraverso un collega conosciuto e stimato.
In alcune situazioni la collaborazione di un collega del posto è indispensabile anche per gli adempimenti molto pratici.

Noi abbiamo rapporti con colleghi in quasi tutti i Tribunali d’Italia è quindi si tratterà di valutare con lei quali sono le sue esigenze e qual è il modo migliore per tutelarle.